Filato e cotone: prodotti di qualità che costano sempre di più

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La chiusura delle attività industriali e il lockdown dello scorso anno ha colpito pesantemente il comparto delle fibre tessili e ha comportato prima un crollo della domanda di filato e cotone – con eccesso di scorte e ribasso dei prezzi – e poi un grande aumento dei prezzi pari anche al 30% nel 2021.

Il rilancio dei prezzi di filato e cotone è sostenuto anche dalla ripresa dei prezzi delle fibre sintetiche e di quelle naturali. Dal maggio 2020 ad oggi è cresciuta la quotazione del cotone che è passato da 1156 euro a tonnellata a 1750 euro a tonnellata ad agosto 2021. In generale il prezzo del cotone è salito del 50% e del 10% solo tra giugno e agosto.

Le cause dell’aumento del prezzo del cotone

L’aumento del prezzo del cotone è strettamente legato alla domanda aumentata di questa materia prima da parte di Brasile, India e Cina. A luglio, come conferma il Dipartimento dell’agricoltura americana, le riserve di Stato di cotone cinese sono esaurite e questo ha portato alla crescita della domanda da parte del primo consumatore ed importatore di cotone grezzo e filati. 

Cosa aspettarsi dal mercato di cotone e filati

Per il 2021/2022 si prevede l’incremento della domanda globale di cotone e un aumento delle esportazioni verso la Cina, il più grande importatore di filati di cotone dal Vietnam. Le esportazioni di filati di cotone dal Vietnam verso la Cina rappresentano il 60% del consumo totale di cotone greggio del Vietnam e l’attesa di consumi di cotone in crescita per il 5% potrebbe portare a un ulteriore rincaro dei prezzi.

Il rialzo del costo del cotone è correlato anche alla riduzione delle scorte mondiali per l’incremento di consumi da parte di Bangladesh e Pakistan. La stima è di un aumento del prezzo di cotone per il biennio 2021/2022 pari a 80 centesimi alla libbra rispetto al livello attuale, con un ritorno ai livelli di metà 2011.

Ecco allora come ci si deve aspettare un ulteriore rincaro dei prezzi di filati e cotone per il breve periodo, come dimostrano le stime delle quotazioni a scadenza di 6 mesi.

Conseguenze dell’aumento del prezzo del cotone

Questa situazione e il rincaro del costo del cotone non è priva di conseguenze sui prezzi, in un momento in cui la domanda mondiale di prodotti di cotone e di abbigliamento e biancheria è in costante aumento. Alla crescita del prezzo delle materie prime contribuisce anche la crisi dei trasporti con prezzi che, a causa del lockdown interazionale, sono aumentati anche da 3 a 6 volte tra Asia e Occidente. Si è inoltre sbilanciata la domanda di container tra i principali porti mondiali.

Non manca il tema politico relativo sempre all’aumento dei prezzi del cotone: i grandi marchi internazionali hanno boicottato il cotone dello Xinjiang, la provincia di Pechino che è accusata di applicare il lavoro forzato alla minoranza musulmana uigura. Da qui proviene l’80% della produzione cinese di cotone e il 20% della produzione mondiale.

Si tratta, tuttavia, di prezzi molto lontani da quelli del marzo 2011, anno caratterizzato dalla crisi del cotone. Come allora anche oggi o brand danno la preferenza a materiali artificiali come il poliestere o scelgono di aumentare i prezzi finali di vendita, con cotone e filati che costano e costeranno sempre di più, specialmente per quanto riguarda i prodotti di buona qualità.

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