Il cotone sta diventando un prodotto sempre più raro e prezioso e la sua fornitura continua a ridursi a causa della siccità e del gran caldo, come sanno bene i produttori di biancheria da letto e da bagno in cotone come ErreBiancheria. Il raccolto di quest’anno in Brasile è stato di gran lunga sotto le aspettative e di conseguenza sono aumentati i prezzi, mentre il caldo estremo sta devastando i raccolti dei maggiori fornitori di cotone al mondo.
La produzione mondiale di cotone è in calo
In India, Paese grande produttore di cotone, le forti piogge e i parassiti hanno portato danni tali che si è dovuti ricorrere alle importazioni e anche in Cina il gran caldo sta creando preoccupazione per il prossimo raccolto. Anche negli USA l’aumentata siccità devasta la produzione, che si attesta ai livelli più bassi da un decennio e in Brasile per il caldo estremo è crollata di oltre il 30%.
Si tratta di eventi metereologici estremi causati dai cambiamenti climatici che hanno aumentato del 30% il prezzo del cotone e compresso i margini dei fornitori di abbigliamento in tutto il mondo con un impatto sui prezzi di magliette, pannolini, carta e cartone.
Anche le prospettive per il Brasile sono tutt’altro che buone dato che la siccità ha rovinato oltre 200.000 tonnellate di raccolto e che quello 2021-2022 si attesta a 2,6 milioni di tonnellate o meno.
Il gruppo Bom Futuro, uno dei maggiori produttori di cotone del Brasile che rappresenta circa il 10% della superficie coltivata della nazione, ha visto i raccolti diminuire del 27% rispetto alla stagione precedente. Julio Cezar Busato, un coltivatore di Sao Desiderio, nello stato di Bahia, ha subito un declino simile.
Nel frattempo anche la produzione di cotone USA è scesa del 28% e si prevede che la siccità farà scendere le scorte ai minimi storici. Un vero problema per chi, come ErreBiancheria, si trova a lavorare nel settore della fornitura di linee letto e bagno di cotone e spugna di cotone, dato che i danni a USA e Brasile coinvolgono la metà delle esportazioni mondiali di questa materia prima.
2022 e la crisi del cotone
Il prezzo del cotone è recentemente crollato del 30,6% e come osserva Nitesh Shah, Head of Commodities & Macroeconomic Research, Europe di WisdomTree, le prospettive dei consumi globali sono calate a causa delle forze macroeconomiche negative che continuano a frenare la domanda di beni da parte dei consumatori a causa dell’inflazione.
A riguardo, l’USDA avverte che i consumi di cotone sono diminuiti per il quarto mese consecutivo, soprattutto per i principali consumatori di cotone, tra cui Cina, Pakistan, Vietnam e Bangladesh. Allo stesso tempo, la produzione globale è scesa di 1,2 milioni di balle, con un netto calo del raccolto statunitense e una leggera flessione per il Brasile.
In conclusione produrre capi in cotone per i principali fornitori è sempre più costoso e non si escludono rincari anche da parte di chi, come ErreBiancheria, da sempre mette al centro il cliente per offrire prodotti di cotone da bagno e da letto di grande qualità.